Valutazione osteopatica neonatale

Anamnesi Medica Osteopatica

Anamnesi, dal greco ἀνά-μνησις (anamnesis) “ricordo”.

FASE 1
Cercherò di far ricordare alla mamma, dati e informazioni inerenti il suo bambino. Questa fase è molto importante, poiché è proprio la mamma che ricorda il proprio vissuto con le proprie idee, senza interferenze esterne. Quindi è un’anamnesi indiretta, in quanto deve comunque essere orientata anche dall’osteopata. Talvolta, si tratta infatti di far emergere piccole cose, dettagli forse mai emersi anche in visite precedenti. È la ricerca di una traccia che può però aver originato il problema, cioè il motivo del consulto osteopatico pediatrico.

L’Anamnesi è familiare, può essere interessante la presenza di eventuali fratelli e/o sorelle nel caso si voglia capire se una patologia debba essere inquadrata per famigliarità, per esempio un’allergia.

FASE 2
Segue l’Anamnesi Patologica Prossima, in cui si raccolgono informazioni relative al motivo del consulto osteopatico, i tempi di insorgenza, le caratteristiche, gli eventuali accertamenti diagnostici o le eventuali terapie seguite precedentemente. Per esempio, nel caso di stipsi, motivo di consulto frequentissimo, chiedo da quanto tempo è presente, se è già stato fatto qualcosa per risolverlo. Poi da tutto ciò, risulta chiaro se il motivo del consulto sia trattabile dal punto di vista osteopatico oppure se sia il caso di demandare ad altri specialisti per approfondimenti diagnostici.

Fondamentale è l’Anamnesi Patologica Remota, attraverso la quale si approfondisce la storia clinica del bambino: se ha avuto ricoveri ospedalieri, se si ammala spesso oppure è un bambino sano.

Non deve mancare anche l’Anamnesi Fisiologica, quindi si indaga sulla Gravidanza, Parto e Periodo Prenatale. Spesso, la mia domanda è molto generale: “Come è andata la Gravidanza?” Cerco sempre di lasciare ampio spazio alla mamma. In tal modo mi è possibile comprendere al meglio come ha vissuto la gravidanza, come il bambino è arrivato al parto, come è stata la sua vita intrauterina.

Come osteopata, il mio obiettivo è quello di orientare il racconto della madre dalla gravidanza al parto e al successivo periodo prenatale. Succede spesso che la mamma si dilunghi nel ricordo della gravidanza e quindi, va indirizzata nel concentrarsi sul primo anno di vita del bambino. È stato adottato un allattamento al seno o no, come è la digestione.

Grande attenzione è rivolta anche alle tappe dello sviluppo motorio del bambino: quando ha iniziato a stare seduto, ha gattonato, quando ha iniziato a compiere i primi passi…

Alla fine con la domanda classica che faccio a tutte le mamme: “Come sta ora il bambino?”, inizia la presa in carico del piccolo paziente.

[2ª parte]