Marsupio :quando e come farne buon uso

Mi capita sovente ricevere domande dai neo genitori in merito a quale tipo di marsupio o sdraietta utile per il proprio figlio. Talvolta si sentono spaesati e vorrebbero dei consigli. Del resto, non è sempre facile capire i bisogni evolutivi del bambino piccolo, soprattutto quando viviamo in un’epoca non solo di figli unici ma anche di genitori isolati. Di certo non aiuta il fatto che il mercato offra una quantità smisurata di modelli e materiali e tutto ciò non depone certamente in maniera positiva verso i genitori che si sentono persi.

Bisogna saper consigliare gli oggetti in uso per i lattanti, considerando:

  • Lo sviluppo psicomotorio del bambino,cioè i suoi bisogni relazionali, sensoriali, psicomotori e cognitivi
  • Le caratteristiche dell’ambiente in cui vive
  • La necessità dei genitori (comodità, funzionalità)
  • La presenza di eventuali fratelli

L’uso appropriato di Marsupi e\o Sdraiette risulta essere di estrema importanza per lo sviluppo neuro-comportamentale nel primo anno di vita. Pur rispettando lo stile educativo che è proprio di ciascun genitore, ritengo che non dovrebbe mai mancare una certa attenzione e conoscenza inerente i bisogni del bambino e soprattutto gli “appuntamenti evolutivi” che caratterizzano le c. d. fasi di sviluppo. L’idea di fasi e non di tappe di sviluppo fa supporre infatti che si alluda ad un approccio certamente più flessibile agli appuntamenti funzionali. In questo modo,si rispetta l’individualità del bambino, il suo ritmo ed il suo stile. Le linee guida per l’utilizzo delle attrezzature non possono allora prescindere dai compiti evolutivi che caratterizzano il primo anno di vita. Risulta essere più semplice comprendere il passaggio logico da un un oggetto o attrezzatura all’altra circa le modalità di utilizzo.

Prenderò in considerazione le prime due fasi evolutive la fase da 0 a 3 mesi e quella successiva dai 3 ai 6 mesi, poiché Marsupi, Fascia e Sdraietta devono essere utilizzati in questa fascia di età.

1) Fase 0-3 mesi

Processo di attaccamento; adattamento alle condizioni ambientali extrauterine

La prima fase dopo la nascita rappresenta un periodo molto impegnativo per il neonato, il quale deve adattarsi in breve tempo alle nuove condizioni extrauterine. Il neonato deve iniziare ad alimentarsi con il latte materno o artificiale gestendo, con il tempo, modalità, ritmo e digestione. Dal punto di vista percettivo motorio, deve far fronte a nuove esperienze anti-gravitarie e maturare nell’aspetto psico motorio coordinando occhio-mano, mano-bocca ed esplorazione tattile. Il neonato deve imparare a autoregolarsi nel ritmo di sonno-veglia, giorno-notte, addormentamento e consolabilità. In questo periodo, inoltre, il neonato incontra i suoi genitori, impiega molte energie nel “farsi amare” e “essere amato”. Il piccolo conquista i suoi genitori con il linguaggio del corpo.

2) Fase 3-6 mesi.

Processo di attaccamento; inizio del processo di individuazione separazione.

In questa fase, il bambino inizia a relazionarsi con l’esterno in maniera significativa e a maturare nel controllo posturale del capo-tronco. Il bambino inizia dal punto di vista psicomotorio a rotolare, migliorare il posizionamento in posizione prona e a manipolare gli oggetti. Necessita di sostegno al tronco nelle posizioni verticali e semiverticali. Migliora il controllo nella posizione prona.

IL MARSUPIO

La maggior parte dei pediatri è favorevole al Marsupio, evidenziando gli aspetti positivi del contatto madre-bambino e della comodità per il genitore. Inoltre Marsupio e Fascia offrono vantaggi indiscutibili e pratici in percorsi accidentati all’aria aperta e nelle città, dove sono difficili gli spostamenti per la presenza di scale o l’assenza di marciapiedi. Quando iniziare ad usare il Marsupio? Alcuni pediatri consigliano a partire dai quattro-cinque mesi, altri anche a tre o anche prima. Usare il marsupio, nella nostra società, significa voler riappropriarsi del naturale rapporto fisico-sensoriale con il bambino piccolo. Questo tipo di attrezzatura è stata formalmente studiata in Olanda e negli Stati Uniti, dove è stato riconosciuto l’effetto positivo in termini di attaccamento madre-bambino. Bisogna cercare il modello adatto in base all’età del bambino, esistono in commercio varie tipologie di modelli e misure.

Visti i bisogni immediati dello stare insieme del neonato e del neo genitore, diventa logico iniziare subito dopo la nascita con l’accortezza di offrire le mani dell’adulto a sostegno ulteriore. Favorire l’attaccamento bambino genitore tramite il contatto fisico diretto è ormai una priorità assoluta. Non è un caso infatti se ai bambini nati prematuri viene praticata la marsupioterapia che consiste nel creare un contatto fisico stretto tra il bambino e il genitore (proprio come i cuccioli di canguro nella tasca della mamma canguro) per favorire la regolazione delle funzioni vitali del piccolo. Inoltre, stando nel marsupio il bambino è in costante movimento con stimolazione dell’organo dell’equilibrio. 

Infine, il marsupio favorisce il corretto sviluppo delle anche poiché sono tenute in posizione a ranocchio. Si riducono le possibilità della plagiocefalia posizionale o testa piatta, in quanto il neonato non rimane per lungo tempo in posizione sdraiata nella culla o in carrozzina.

Caratteristiche del marsupio:

  • La seduta non deve essere larga meno di venti centimetri per consentire al bimbo una comoda apertura delle gambe
  • Deve essere regolabile in altezza tramite le bretelle
  • Lo schienale deve avere una giusta altezza in modo che il bambino possa tranquillamente appoggiarvi la nuca ed il collo
  • Deve poter consentire di regolare lo spazio tra il corpo del bambino e quello del genitore.

Fino ai 3-4 mesi il bambino può stare verso il genitore, poi la posizione mondo è consigliatissima. Da questa età, infatti, il bambino inizia a essere troppo curioso per essere portato fronte adulto. Insomma, inizia una nuova fase di crescita fatta di scoperte e curiosità inarrestabile verso il mondo.